LA MORTE STELLATA

L'F.B.I. indaga insieme al N.Y.P.D. nel ristorante più famoso di New York, dove è stato trovato il cadavere dello chef danese Amerik Sneider.

Il celebre cuoco era stato appena premiato dalla Guida Michelin con la sua quinta stella.

L'assassino ancora non è stato identificato, si sa solo che è molto esperto.

In commissariato, intanto...

"Buongiorno, commissario Niccolò. C'è stato un omicidio: hanno ucciso lo chef danese Amerik Sneider nel suo ristorante".

"Andiamo subito. Dica a tutte le pattuglie di sbarrare le strade e mandate due elicotteri in perlustrazione".

Intanto il commissario riflette: "Chissà perché hanno ammazzato uno chef... Cosa avrà fatto? Dicono che era conosciuto dalla malavita, per ragioni di droga, brutti affari!"

Arriva di corsa un agente: "Commissario! Commissario! L'assassino è stato intercettato da una pattuglia, ha cominciato a far fuoco ed è scappato. Abbiamo appena ricevuto un biglietto anonimo per lei; dice: "Commissario, venga subito alla 4ª Strada, numero civico 38, quarto piano. Non porti nessuno"."

Il commissario giunge sul posto indicato nel biglietto: un palazzo vecchio, scrostato, terribilmente puzzolente, con topi che scorrazzano nella spazzatura.

"Aspettatemi qui. Non avvicinatevi." dice il commissario ai poliziotti.

"Ok! I cecchini sono già posizionati, la squadra S.W.A.T. è pronta per l'irruzione" rispondono gli agenti.

Il commissario sa che per farla intervenire basterà premere il terzo bottone della sua giacca e la S.W.A.T. piomberà nell'appartamento.

Il commissario sale le scale buie. Al quarto piano una porta è aperta. Solo un fascio di luce e silenzio, poi una voce: "Buonasera, commissario. L'aspettavo. Non faccia stupidaggini. Ci sarà un motivo se mi chiamano "grilletto facile"".

L'uomo misterioso comincia a parlare, come se si rivolgesse a se stesso, come se stesse pensando a voce alta.

Racconta che Amerik era un bambino piccolo e paffuto, quando lui lo prese sotto la sua ala protettrice. Lo fece diventare un uomo e Amerik gli promise che, quando lui non ce l'avrebbe più fatta, avrebbe preso il suo posto nella sua banda di trafficanti di droga. Crescendo, però, il suo protetto si innamorò della cucina; all'inizio sembrava fosse un passatempo, poi diventò la sua unica ragione di vita, la sua ossessione.

"Io lo avvertii, ma lui mi ignorò".

L'uomo misterioso prosegue, raccontando che tre giorni prima Amerik era andato a chiedergli soldi, ma lui glieli aveva negati. Quella stessa notte c'era stato un furto: dalla sua cassaforte mancavano tre milioni e mezzo di dollari. Solo in due conoscevano la combinazione. Il capo banda aveva mandato i suoi scagnozzi al ristorante ed avevano scoperto che Amerik voleva ingrandire il suo locale e fare un ristorante lussuosissimo, con le sue 5 stelle.

Per questo l'uomo misterioso gli aveva fatto sparare: doveva vendicare chi aveva osato ingannarlo e derubarlo.

All'inizio se ne era pentito, ma poi si era convinto di aver fatto bene.

La voce prosegue dalla penombra: "E adesso tocca a te, commissario!"

L'assassino sta per tirar fuori la pistola, ma il commissario spara prima che riesca a prenderla.

Il caso è risolto.

Gli agenti della S.W.A.T. intervengono appena uditi gli spari. Medicano il colpevole ferito dal commissario e poi lo arrestano.

Per il Commissario è una nuova vittoria contro la malavita!

Niccolò Barria